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La tecnologia inverter della climatizzazione

È ormai dal secolo scorso che si conosce la tecnologia inverter, utilizzata in tutti i campi dove è richiesta una variazione della velocità nei motori elettrici, tra cui quello delle macchine automatiche.

Da diversi anni grandi marchi come Mitsubishi e Daikin hanno adottato questa tecnologia nel settore del condizionamento per i compressori elettrici.

La tecnologia inverter ha due differenti applicazioni, la prima è in grado di invertire la corrente da continua in corrente alternata, sistema utilizzato principalmente negli impianti fotovoltaici, la seconda ha la capacità di raddrizzare la corrente alternata in modo da variare la tensione e la frequenza nei motori a carico costante riducendone i consumi, sistema utilizzato nei compressori dei climatizzatori.

Applicando questa modulazione si ha la possibilità di variare la potenza del compressore da un valore minimo ad un valore massimo, ciò significa che quando si vuole raffreddare tanto e in poco tempo un ambiente, il compressore gira più veloce, spostando più gas refrigerante verso le unità interne con un maggior consumo di elettricità, ovviamente, con l'approssimarsi della temperatura impostata, il compressore riduce il numero di giri, con un notevole risparmio energetico.

In termini di comfort, il climatizzatore inverter con questa modulazione riesce a regolare la temperatura del getto d'aria in uscita dallo split, evitando così il fastidioso getto di aria ghiacciata caratteristico dei climatizzatori on/off, di vecchia concezione.  

Altro fattore da considerare nella variazione della temperatura del getto d'aria in uscita dallo split è il punto di rugiada per la deumidificazione, che varia negli inverter rispetto a quella degli on/off che è fissa, questo fa si che la percentuale di umidità non scenda eccessivamente evitando quella fastidiosa sensazione di secchezza alla gola.

Altra caratteristica del climatizzatore inverter è la valvola di espansione elettronica, che ottimizza al meglio le prestazioni soprattutto nei sistemi multi split. La valvola di espansione elettronica è installata nell'unità esterna, ne è presente una per ogni unità interna installata, è comandata sulla base della differenza della temperatura ambiente e quella della temperatura impostata ed ha la funzione di regolare il flusso di gas, trasferendolo alle unità interne in base all'effettiva esigenza, garantendo in questo modo una maggiore prestazione dell'impianto.

Queste qualità hanno reso il climatizzatore inverter ideale anche per quelle persone che non apprezzavano l'aria condizionata.

Per chi utilizza il climatizzatore come unica fonte di riscaldamento il condizionatore inverter, inoltre, ottimizza al meglio la funzione della pompa di calore. Infatti, la tecnologia inverter, associata al ventilatore esterno a velocità variabile con controllo della condensazione, riduce notevolmente la formazione di ghiaccio, producendo calore con un notevole risparmio energetico derivante dal minor utilizzo di energia elettrica per lo sbrinamento. Ciò consente di aumentare il COP nominale.

La tecnologia inverter associata ad un sistema multisplit, vrv o vrf, ottimizza al meglio il compressore senza pregiudicarne la durata.

I sistemi multisplit sono impianti residenziali in cui una sola unità esterna riesce a gestire diverse unità interne. Tali sistemi associati alla tecnologia inverter raggiungono ottime prestazioni in termini di resa e di efficienza energetica.

I sistemi vrf o vrv si differenziano dai multisplit perché riescono a gestire decine di unità interne con una sola unità esterna. Questa tipologia di impianto, che opera applicando esclusivamente la tecnologia inverter, è tra le migliori in fatto di ecologia e comfort ed è nata per climatizzare e riscaldare un numero elevato di ambienti con un controllo di gestione individuale. I sistemi vrf o vrv, inoltre, se alimentati da un impianto fotovoltaico, possono sostituire un impianto di riscaldamento tradizionale, ottenendo una elevata riduzione delle emissioni nocive che provocano l'effetto serra.

Ormai tutte le marche come Mitsubishi Heavy Industries, Mitsubishi Electric, Daikin, Hitachi, LG Art Cool, Fujitsu, Toshiba, Sanyo, Panasonic e tante altre utilizzano la tecnologia inverter con prestazioni e consumi differenti, ma sicuramente superiori alla vecchia tecnologia del compressore on/off. Infatti, nella tecnologia on/off, acceso/spento, non esiste la modulazione e la temperatura non ha curve, ma picchi legati al repentino spunto elettrico di accensione del compressore, con conseguente controllo approssimativo della temperatura.  

È necessario sottolineare che la tecnologia inverter fa risparmiare energia elettrica in modo significativo solo se l'impianto è dimensionato e posizionato correttamente. L'acquisto di un climatizzatore inverter inizialmente comporta una spesa maggiore rispetto ad un impianto on/off, ma consente un significativo risparmio energetico nel tempo, migliore efficienza, migliore comfort e una maggiore multifunzionalità.

Consigli utili

Quando si acquista un impianto di climatizzazione è importante rivolgersi ad un'azienda come RS IMPIANTI, che offre un servizio completo: scelta del corretto dimensionamento, vendita, installazione, servizio di assistenza e di riparazione post-vendita e manutenzione periodica. Il vantaggio è quello di avere un unico referente responsabile dell'impianto di climatizzazione.

Il dimensionamento della potenza frigorifera è fondamentale per la scelta dell'adeguato climatizzatore inverter, per stabilire il corretto dimensionamento è necessario calcolare il carico termico, i volumi e gli isolamenti dell'ambiente da climatizzare e individuare la giusta taglia di potenza, tenendo in considerazione la potenza nominale, cioè la potenza media a regime.

Il corretto dimensionamento dell'impianto inverter riesce a modulare, variando la potenza, aumentando il comfort, riducendo la velocità del compressore e minimizzando i consumi elettrici.  

Un sottodimensionamento dell'impianto causa l'impossibilità di climatizzare adeguatamente l'ambiente, elevati consumi elettrici e una rapida usura del compressore dovuta al continuo funzionamento. Un sovradimensionamento, invece, garantisce sicuramente un netto margine di potenza ma si associa ad un maggiore consumo energetico.  

La scelta di mantenere o aumentare i kilowatt disponibili rappresenta anch'essa un fattore da considerare nell'acquisto del condizionatore. Gli impianti residenziali hanno caratteristiche tecniche chiare, è sufficiente consultare i cataloghi e metterli a confronto, per capire che un penta split inverter può funzionare senza aumentare necessariamente i 3.3 kilowatt disponibili.

Infatti, in un appartamento di media grandezza, difficilmente si renderà necessario il contemporaneo funzionamento di tutte le unità interne. Ciò significa che con un minimo di gestione si possono utilizzare simultaneamente anche altri elettrodomestici e comunque, qualora si verificasse la necessità di utilizzare più elettrodomestici contemporaneamente, si potrà sempre aumentare la disponibilità di kilowatt in un secondo tempo.

Utilizzando invece la vecchia tecnologia on/off anche se di classe A, sarà impensabile accendere un multisplit con altri elettrodomestici.

Detrazione irpef 65% per pompe di calore solo se si sostituisce integralmente l'impianto

L'Agenzia delle Entrate ha precisato che la detrazione del 65% delle spese sostenute per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (art. 1 comma 347 L. 296/2006) con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia è sfruttabile solo se l´intervento consiste nella sostituzione integrale dell´impianto preesistente di un edificio non nuovo.

Se la pompa di calore è utilizzata semplicemente per integrare l'impianto esistente o per una sostituzione parziale la detrazione non è ammissibile. La precisazione è contenuta nella Risoluzione n. 458/E del 1 dicembre 2008.

Le caratteristiche che definiscono un climatizzatore ad alta efficienza sono:

Le agevolazioni non hanno limite di potenza.

L'importo massimo detraibile è di 30.000 € ed include prodotti, realizzazione impianto e prestazioni professionali. Non è quindi applicabile per sostituzione di impianti di condizionamento esistenti.

La sostituzione deve essere gestita da un progettista o da un tecnico abilitato che garantirà il rispetto dei criteri, inclusi i dati di EER e COP, dichiarati dal costruttore.

Il progettista deve inviare la certificazione all'ENEA entro 90gg da fine lavori. Il progettista deve inviare l'asseverazione, (documento che dimostra il rispetto dei requisiti), la certificazione energetica dell'edificio, oppure il modulo di qualificazione energetica come da schema allegato al Decreto e la scheda degli interventi effettuati come da schema allegato al decreto.

Il cliente dovrà trattenere tutte le certificazioni prodotte dal progettista, compreso la copia del bonifico con cui ha pagato l'impianto. Saranno tutti documenti che serviranno per la detrazione nel modello UNICO.

Classificazione energetica EER-COP

La classe energetica degli apparecchi elettrici viene calcolata in base a due coefficienti: il primo è l'EER, Energy Efficiency Ratio, che indica l'efficienza elettrica di un climatizzatore mentre funziona in raffreddamento, il secondo è il COP, Coefficient Of Performance, che indica l'efficienza elettrica di un climatizzatore mentre funziona in riscaldamento.

Questi due valori sono il rapporto tra consumo elettrico e resa termica, quindi un EER di 4,20 equivale a 4200 Watt termici assorbiti dall‘ambiente sotto forma di calore per ogni 1000 Watt di corrente elettrica consumata; mentre un COP di 4,20 equivale a 4200 Watt termici restituiti sotto forma di calore per ogni 1000 Watt di corrente elettrica consumata.

Quanto detto è riferito a consumi di corrente elettrica del tipo on/off. Per la tecnologia inverter è diverso, dato che il compressore varia automaticamente l'energia elettrica, adattandosi alle variazioni termiche all'interno dell'ambiente con grande elasticità.

Osservando attentamente un catalogo si può notare come, un climatizzatore con potenza nominale di 2 KW ha una elasticità di resa termica, che varia da un minimo di 1.3 KW a un massimo di 2.6 KW.

E' importante evidenziare come questa particolare caratteristica non viene presa in considerazione nell'attribuzione della classificazione energetica, poichè come norma viene considerato solo il valore nominale. Infatti tenendo come riferimento l'EER e il COP nominale, rapportandoli con valori minimi e massimi delle potenze termiche e degli assorbimenti elettrici, si nota che un compressore inverter ha un EER e un COP più elevato di quello nominale dichiarato sulle etichette.

 

 

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